Fin
dal suo arrivo, il cucciolo si inserisce all'interno della famiglia
che costituisce il branco. Può succedere che al momento della pubertà il cane
cominci a sfidare i proprietari
cercando di ottenere le maggiori risorse possibili che di solito
sono il cibo, il controllo dello spazio, le iniziative del contatto e
la sessualità manifestata.
Il cane emette dei segnali di comunicazione precisi
per definire l'affermazione di sé e a volte mette in atto
comportamenti aggressivi per affermare il suo status. Dopo la pubertà il
cane comincia a chiedersi quale sia il suo posto nel
branco
familiare ed è probabile che attraverso le cure che riceve dopo ogni richiesta di gioco, cibo e coccole possa capire
di essere lui incaricato alla gestione del branco. Oltre alla
maturità
sessuale infatti si ritrova a gestire la maturità sociale.
Questa
situazione poco chiara al cane può indurre manifestazioni ansiose
con possibili comportamenti aggressivi rivolti spesso solo ai membri della casa. E' necessario intervenire
prima che il cane strumentalizzi le aggressioni attraverso la cura della relazione cane proprietario.
Attenzione allora al cane che ringhia molto difendendo oggetti o spazi di casa perché poi potrebbe passare all'attacco. In seguito se inizierà ad avere successo passerà
direttamente al morso senza più avvisare con il ringhio.
Le dinamiche
relazionali tra proprietario e cane dovranno essere modificate per poter far si che l'animale riesca a capire bene quale sia il suo ruolo nel branco
che sarà sempre quello del giovane mentre il
proprietario dovrà essere sempre l'adulto di casa.
Per fare questo i proprietari dovranno
accreditarsi agli occhi del cane attraverso piccole azioni che lo
porteranno ad uno stato di sicurezza e tranquillità. Ogni
tipo di interazione deve partire sempre da loro. L'educatore potrà suggerire tante attività ma è opportuno che poi i proprietari siano in grado di
farsi capire dal cane senza timore di essere aggrediti. Dopo attenta visita comportamentale si valuterà anche se è necessario intraprendere una terapia farmacologica almeno nei primi tempi, per evitare incidenti da morso ed aiutare sia il proprietario che il cane.
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