Mordere
per un cane è naturale, l'aggressività è infatti importante per la
sopravvivenza dell'individuo. Spesso il cane che morde è quello di
casa o un cane conosciuto, gli ambienti in cui avvengono più
incidenti sono quelli domestici. Esistono
diversi fattori
predisponenti che possono influire sul comportamento del cane, si
tratta di fattor individuali, genetici o dipendenti dall'ambiente in
cui il soggetto è cresciuto. Fondamentale è la socializzazione
primaria dei primi mesi di vita, l'educazione avuta dalla madre,
l'ambiente di allevamento o la famiglia dove il cane è cresciuto, le
esperienze quotidiane ed eventuali incontri positivi o negativi con
altri animali. I conflitti possono nascere tra proprietario e cane ma
anche tra cane e cane della stessa famiglia oppure tra il nostro cane
e cani esterni. Le motivazioni per un comportamento aggressivo sono
inerenti la difesa del cibo, dello spazio, la presenza del
proprietario inteso come risorsa da difendere o di un proprietario
che insiste nel fare pulizia al proprio cane creandogli una forte
irritazione, la difesa del territorio, la predazione, la difesa dei
cuccioli ecc...La risorsa diventa il motivo del conflitto e fonte di
forte stress per il cane. Si consiglia di non effettuare punizioni
fisiche al soggetto per evitare di essere noi stessi a stimolare uno
stato di paura e di imprevedibilità che porterebbe il cane a
rispondere con ulteriori stati aggressivi peggiorando la relazione.
un blog sulla medicina veterinaria comportamentale che si aggiunge al sito www.comportapet.com
lunedì 27 maggio 2013
sabato 18 maggio 2013
Mamma gatta al lavoro
Dopo il parto la mamma gatta si dedica all'allattamento, alle cure parentali dei suoi piccoli e provvede anche alla loro formazione di adulti attraverso un vero e proprio processo educativo. Per questo motivo si consiglia di non adottare il gattino troppo in anticipo ma di attendere almeno sessanta giorni di età.
Se osserviamo la cucciolata notiamo che già verso la quarta settimana i piccoli effettuano giochi di lotta corpo a corpo con vocalizzi, mordicchiamenti e graffiature. La mamma mette in atto le punizioni etologiche con piccoli colpetti sul naso o graffiature nell’addome con gli arti posteriori o semplicemente si mette in mezzo per separarli.
Tutto questo può essere utile a lei per stare più tranquilla e quindi non essere disturbata ma in realtà serve molto ai piccoli che imparano gli autocontrolli e i segnali di arresto. I gattini imparano a giocare senza mordicchiarsi troppo forte e imparano ad usare le unghiette senza graffiare durante i giochi.
Nozioni molto utili quindi anche per i futuri proprietari che adotteranno il micetto.
Se l’adozione è precoce il gattino non impara, mancando i segnali di arresto corre e salta ovunque, graffia e mordicchia ( anche i proprietari) o mantiene comportamenti infantili come succhiare la cute o le coperte.
Se l’adozione è precoce il gattino non impara, mancando i segnali di arresto corre e salta ovunque, graffia e mordicchia ( anche i proprietari) o mantiene comportamenti infantili come succhiare la cute o le coperte.
L' apprendimento per imitazione della madre permette al gattino di seppellire le proprie deiezioni e di usare la lettiera già a partire dalla terza settimana di età. Giocando impara ad andare a caccia e la madre si presta ad insegnare le tecniche di caccia con rincorsa alle prede che lei stessa porta ai figli. Per il gattino il gioco svolge un ruolo di perfezionamento dell’attività di caccia. Se la gatta è di casa anche i piccoli si lascieranno avvicinare facilmente dalle persone senza timore o paura quindi sempre merito di mamma gatta la socializzazione alle persone, all'ambiente e a tutte le cose di cui saranno circondati.
Un buon equilibrio emotivo nasce da tante sicurezze e la figura materna è la principale protagonista di tutto questo.
giovedì 9 maggio 2013
L'ambiente appagante del gatto
Il gatto deve vivere in un ambiente che lo soddisfi in tutte le sue esigenze e per fare questo il proprietario deve poter predisporre alcune zone della casa a suo servizio. Un ambiente appagante per il gatto è quello che rispetta i suoi fabbisogni etologici. Nella casa verranno allestite alcune zone con scopi specifici come la zona di alimentazione, la zona di riposo, la zona di caccia e di gioco, la zona di eliminazione. Creare dei nascondigli con scatole o lasciare semplicemente una busta della spesa sul pavimento stimola il gatto a saltarci dentro e a curiosare, se poi i nascondigli sono in alto tanto meglio!
I gatti amano la verticalità quindi sfruttare le potenziali altezze in casa permette un miglior utilizzo degli spazi. Lasciamo un ripiano della libreria libero, una mensola disponibile, una finestra con mensola sottostante per vedere fuori, lasciamo salire il gatto sull'armadio e se possibile lasciamogli scegliere quali luoghi gli permettono una maggire tranquillià per isolarsi. Lo spazio tridimensionale facilita la vita e la giornata del gatto sopattutto in case molto piccole.
Questi campi territoriali sono marcati dal gatto con feromoni rilasciati dalle marcature facciali, urinarie e con le graffiature. Il gatto struttura il suo territorio e pratica sentieri invisibili che collegano le diverse aree tra di loro.
Un ambiente privo di stimoli e silenzioso è incompatibile con le esigenze etologiche del gatto, meglio quindi prevenire le problematiche comportamentali. Se possibile lasciamo uscire il gatto all'esterno o in balcone con la gattaiola per evitare di avere le aggressioni sul proprietario tipiche del gatto che resta sempre al chiuso.
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