mercoledì 16 luglio 2014

Osserviamo i nuovi micetti appena nati

Il periodo neonatale. Alla nascita i gattini hanno ancora le palpebre chiuse come pure un sistema uditivo poco sviluppato. La mamma gatta è fondamentale per provvedere alle necessità dei suoi piccoli e  oltre al nutrimento fornisce loro il calore necessario per vivere. I gattini attraverso i sistemi sensoriali tattili si spingono verso il pelo materno tramite il riflesso di intrusione fino a trovare la linea mammaria, poi sempre attraverso il riflesso di suzione iniziano ad alimentarsi. Nei primi  dieci giorni  di vita l'attività reflessogena è predominante e la mamma gatta stimola con il leccamento il riflesso perineale che provoca l'emissione di urina e feci. In questo periodo i gattini dormono moltissimo fino al 9o% della giornata, questo permette a loro di crescere e di completare lo sviluppo neurologico.
Periodo di transizione. Dopo le prime due settimane i gattini iniziano ad esplorare il mondo grazie alle percezioni visive ed uditive. Essi iniziano a  socializzare dapprima tra fratelli poi pure con l'ambiente che li circonda compresi l'uomo ed altre specie animali ( socializzazione intraspecifica ed interspecifica). 
Sembra che la socializzazione intraspecifica sia raggiunta con maggior facilità quando il gattino proviene da una cucciolata di almeno 4 piccoli e rimane con i fratelli fino a 12 settimane e se in questo lasso di tempo viene frequentemente in contatto con gatti adulti.
La socializzazione interspecifica  dei gattini verso le persone è facilitata dall'interazione tattile e vocale con il piccolo da due settimane di età in un contesto positivo in presenza della madre (chiaramente socializzata) toccandolo lungo tutto il corpo e trattenendolo gentilmente. Queste precoci interazioni faciliteranno i piccoli ad avere  atteggiamenti amichevoli ed affettuosi verso le persone.
Lo svezzamento ed il distacco si avranno a partire dalla quarta settimana fino alla settima. Verso le otto settimane avremo la possibilità di dare in adozione i gattini perchè già autonomi nelle loro funzioni di vita in grado cioè di alimentarsi, di eliminare nella cassetta, di correre e giocare.
La mamma gatta nei primi due mesi infatti ha dato loro la possibilità di essere autonomi, equilibrati, capaci di controllarsi nei movimenti, nel morso,  nel graffio, svolgendo quindi un ruolo di tipo educativo fondamentale .













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