sabato 25 ottobre 2014

Il mio gatto lo sa !

Per le future mamme alcuni utili consigli al fine di favorire una serena convivenza tra il gatto e il neonato:
• Coinvolgere il gatto durante l’allestimento della cameretta del bambino e consentire all’animale l’ingresso alla stanza in libertà o quando Mamma e Papà sono presenti. Così facendo, la curiosità della “camera proibita” scemerà rapidamente!
• Poiché numerosi gatti gradiscono riposare nella culla, è opportuno predisporre numerosi luoghi di riposo (cuccette, scatole di cartone, in bella vista o nascosti secondo le preferenze del gatto) nella cameretta cos. che l’animale possa acciambellarvisi con tranquillità!
• Mostrare al gatto, qualche settimana prima dell’arrivo del bambino la carrozzina sia immobile, collocata in differenti stanze dell’abitazione, sia in movimento all’interno delle mura domestiche. Così facendo, l’animale imparerà a non avere paura di quest’oggetto!
• Lasciare che il gatto si avvicini al bambino e lo annusi spontaneamente, senza forzarne l’interazione e il contatto.
È opportuno evitare di alzare la voce (o gridare), sollevare e spostare rapidamente il bambino o voltarsi di scatto all’arrivo dell’animale per non preoccupare o spaventare il gatto!
• Limitare, durante i primi giorni dopo la dimissione, la presenza dei parenti a quelli maggiormente conosciuti dal gatto in modo che la famiglia possa “conoscersi” in tutta tranquillità!
• Coinvolgere il gatto (se questi lo desidera) nella cura del neonato chiamandolo quando il piccolo si sveglia, piange, è allattato, deve essere cambiato e cos. via. Inoltre, è opportuno interagire con l’animale (coccole, giochi, bocconcini) durante i periodi di veglia del neonato. All’arrivo di parenti e amici, questi saluteranno dapprima il gatto e solo in un secondo tempo il bambino. Cos. facendo, l’animale si sentirà parte del gruppo e integrerà rapidamente il nuovo arrivato nella famiglia!
• Distogliere l’attenzione del neonato dal gatto fin dai primi giorni dopo l’arrivo a casa, coinvolgendo il bambino in altre attività spiegando che “il micio ha bisogno di fare la nanna” o “ sta mangiando”. Così facendo, quando il bimbo inizierà a gattonare, rispetterà anch’egli gli spazi dell’animale prevenendo la comparsa di eventuali comportamenti di aggressione difensiva!
Un grazie alla dott.ssa Giussani che li ha suggeriti.


Nessun commento:

Posta un commento

i commenti sono moderati