sabato 16 marzo 2013

Un piacevole contatto


Tatto
È il senso che per primo si sviluppa nei mammiferi fin dal periodo della gestazione. I piccoli di cane e gatto già verso il quarantacinquesimo giorno della gravidanza iniziano a sentire la parete uterina della mamma, essi percepiscono le contrazioni e le carezze che il padrone fa sulla pancia della cagna. Il legame madre cucciolo è talmente forte che anche gli stati emotivi sono avvertiti come pure l’accelerazione del battito cardiaco. Questo sembra possa influire sul carattere dei piccoli che, una volta nati, saranno più o meno timorosi verso gli stimoli esterni. Una volta nati i piccoli si muovono verso il caldo della mamma (riflesso di intrusione) e verso la mammella per succhiare (riflesso di suzione).
Nella maggior parte dei carnivori la sensibilità tattile è particolarmente accentuata al muso e questo si verifica anche nel cane e nel gatto. Essi sono forniti di terminazioni nervose a livello del cuscinetto nasale e alla base delle vibrisse. Queste essendo rigide non collassano a contatto di superfici dure e forniscono informazioni sulla posizione del capo in rapporto a ciò che gli sta intorno. Le vibrisse sono utili anche nell’oscurità o quando gli animali si muovono in spazi ristretti.
Nel cane abbiamo i ciuffi sopraciliari che permettono al cane il riflesso protettivo di chiusura delle palpebre, i baffi che forniscono informazioni mentre il cane sta annusando, il ciuffo inter-ramale sotto al mento che serve ad evitare lo sfregamento del capo contro il suolo mentre l’animale insegue una traccia.






Nel gatto abbiamo le vibrisse guanciali situate davanti e sotto le orecchie vicine a ghiandole epidermiche che favoriscono la propagazione del secreto odoroso quando si sfrega sulle superfici o sulle gambe del proprietario.
I baffi o vibrisse possono piegarsi in avanti nell’intento di esplorare o all’indietro in posizione di difesa.

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